MAGGIO FEST MOSTRE/FOTOGRAFIA 2011-MOSTRE/FOTOGRAFIA Maurizio Anselmi Le storie degli altri

07.05.2011 18:00

 Le Storie degli Altri

Le immagini realizzate per questo progetto si ispirano a problematiche di carattere sociale e vengono proposte e rappresentate non in forma di reportage, bensì appositamente create e costruite attraverso le tecniche della fotografia tradizionale e cinematografica. 
Caratterizzate da un tono surreale e quasi fiabesco, le immagini rimandano comunque a temi forti ed estremamente toccanti, senza essere al tempo stesso cruda rappresentazione della realtà.
Atteggiamenti sospesi a metà fra un prima e un dopo, personaggi che dipingono con l’atteggiamento del corpo espressioni di turbamento, di orrore, a volte di preoccupazione, come se qualcosa di straordinario o sconvolgente stia accadendo o sia già accaduto. 
L’inquietudine sprigionata da ogni scatto vuole catturare l’attenzione ed indurre a ricostruire l’accaduto, ciò che si è appena compiuto sulla scena, mentre l’uso scenografico della luce taglia lo spazio e l’aria aumentando l’intensità del momento resa attraverso la drammaticità teatrale. 
Le immagini proposte non vogliono essere spontanee nè attimi rubati all’eternità ma sono al contrario, studiate e create nel dettaglio, per apparirci simili a fotogrammi estrapolati da qualche film di David Lynch e Spielberg: di fronte ad esse ci si ferma a pensare…
Una “mise en scène” davvero articolata, realizzata partendo dall’individuazione delle varie location per poi passare all’elaborazione progettuale dell’allestimento dei rispettivi set.
L’abbinamento delle location con ciascuna delle tematiche affrontate conferisce alle immagini una caratteristica simbolica, resa possibile anche dal posizionamento del punto di ripresa, dalla scelta degli accessori e dei colori. 
Tutte le storie fotografate ci appartengono, ci sono quotidianamente vicine, ci coinvolgono direttamente, fanno parte della vita di tutti noi, potrebbero toccare i nostri affetti, le nostre famiglie, la nostra stessa esistenza…. possono non essere le “Storie degli altri”.